Il concatenamento e l'analisi del compito

Il concatenamento (chaining), altra metodologia molto utile nell’approccio con l’alunno disabile, prevede che le azioni complesse vengano scomposte in unità semplici. «[L]e azioni veng[o]no insegnate una alla volta nella sequenza in cui naturalmente si presentano, legando la prima azione alla seconda, la seconda alla terza, e così via» (Caretto, Dibattista & Scalese, 2012, p. 92). In questo caso, si tratta del cosiddetto concatenamento anterogrado. Può essere utile optare per il concatenamento retrogrado (che procede, in modo inverso, dall’ultima azione alla prima). Il concatenamento può essere molto utile per insegnare le autonomie di base.

Il concatenamento è solitamente preceduto dall'analisi del compito (task analysis), la quale consiste nel suddividere abilità o comportamenti complessi in unità più piccole, e quindi più facili da apprendere. Consiste in una lista di tutti i vari "step" che l'alunno deve compiere per completare un compito o una sequenza di comportamenti.

Bibliografia

Caretto, F., Dibattista, G. & Scalese, B. (2012). Autismo e autonomie personali. Guida per educatori, insegnanti e genitori. Trento: Centro Studi Erickson S.p.A.