Articoli sui Bisogni Educativi Speciali

Picture Exchange Communication System (P.E.C.S.)



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Andy Bondy e Lory Frost (2001, p. 725) definiscono, sulla scia di Skinner (1957), la comunicazione come un comportamento complesso, in cui non vi è solo una persona che parla, ma vi sono anche altri elementi quali ad esempio un ascoltatore, un messaggio, dei comportamenti e delle conseguenze (per esempio, le reazioni dell’ascoltatore a ciò che dice colui che parla).

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di Michele Cucuzzella

decreto n. 297 del 17 aprile 2013: Linee Guida per l'individuazione precoce dei casi sospetti di DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento)


Il decreto 17/04/2013, n. 297 del MIUR, di concerto con il Ministero della Salute, rimanda alla successiva stipula di protocolli regionali. In questo decreto, si afferma che alla scuola dell'infanzia non si inviano bambini al SSN per la diagnosi di DSA, tranne nei casi in cui vi sono già un conclamato disturbo del linguaggio o altri disturbi significativi.

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di Michele Cucuzzella

Le Linee Guida del 2011 sui DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento)


Le Linee Guida del 2011 sui DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento), annesse al D.M. 12 luglio 2011, n. 5669, sono parte integrante del decreto stesso. Al loro interno, viene specificato che il PDP deve indicare, oltre ai dati anagrafici dell'alunno ed alla tipologia del disturbo,

  1. - le attività didattiche personalizzate;
  2. - le attività didattiche individualizzate;
  3. - gli strumenti compensativi utilizzati;
  4. - le misure dispensative adottate;
  5. - forme di verifica e valutazione personalizzate.

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di Michele Cucuzzella

La Sindrome di Down



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La sindrome di Down, descritta per la prima volta in modo formale dal Dott. Down nel 1866, venne anche definita, da quest'utlimo, mongolismo o idiozia mongoloide, per le peculiari caratteristiche fisiche di questi soggetti, in particolare per gli occhi a mandorla con pieghe epicantali negli angoli interni. Altre caratteristiche fisiche sono: faccia ampia, macroglossia, bassa statura, ipotonia muscolare, cranio piatto nella parte posteriore, naso largo e piatto, bocca e orecchie piccole, collo taurino, mani corte e larghe.

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di Michele Cucuzzella

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) e i DSA


Il Piano Didattico Personalizzato (PDP)

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) viene redatto dal consiglio di classe / team docenti entro il I trimestre, quindi entro fine novembre. Come previsto dalla normativa attuativa della L. n. 170/2010, ovvero il decr eto n. 5669/2011 e le annesse linee guida, il PDP è obbligatorio per i DSA certificati. Per i DSA non certificati e per gli altri BES può essere utile redigerlo, ma non è obbligatorio. La D.M. 27/12/2012 parla dell'utilità del PDP per tutti i BES.

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di Michele Cucuzzella

La C.A.A. nella disabilità sensoriale


La C.A.A. nella disabilità sensoriale

Nel presente articolo viene presentato un possibile utilizzo della Comunicazione Aumentativa e Alternativa nella disabilità sensoriale. Si comincerà con la disabilità visiva, con una panoramica dei supporti tecnologici a disposizione dei ciechi. Si parlerà dell’importanza di utilizzare materiale visivo-tattile nella disabilità visiva, e dell’adattamento ai bambini ciechi dei supporti non tecnologici utilizzati nella C.A.A. Ci si soffermerà successivamente sulla disabilità uditiva, ed al modo in cui l’insegnante può utilizzare le immagini ed altro materiale visivo con bambini sordi o ipoacusici.

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di Michele Cucuzzella

Un software per la C.A.A.


Ecco un software per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa da me sviluppato come parte integrante della tesi di specializzazione per il sostegno (infanzia):
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di Michele Cucuzzella

APP per l'autismo

Ecco una serie di app per permettere ad un bambino autistico cosiddetto "non verbale" di comunicare attraverso le immagini.
Si tratta di app pensate per permettere ad un bambino di comunicare i propri bisogni essenziali attraverso le immagini

Le stesse app sono state da me inserite su questo sito, il quale include una mini-progettazione con finalità, obiettivi, attività e verifica per un bambino autistico "non-verbale".