ANNA FREUD

FONDATRICE DELLA PSICOANALISI INFANTILE

Secondo Anna Freud, la psicoanalisi deve occuparsi  dell'individuo e del modo in cui egli si relaziona   con la realtà del mondo esterno da una parte, e  con i conflitti interni e dall'altra parte. Il   fine è di eliminare i disturbi dell'Io.

Anna Freud è anche importante per avere fondato   la psicoanalisi infantile, individuando la  principale causa del ritardo dello sviluppo   psichico e fisico dei bambini nella mancanza  di una relazione stabile con la propria madre. Anna affronta direttamente il problema delle  nevrosi infantili.

Quando scoppiò la prima guerra   mondiale, Anna si trovava in Inghilterra per  migliorare il suo inglese. Per via della guerra,   tornò a Vienna e rafforzò il proprio  legame col padre. Manifestò un forte   interesse per la psicoanalisi; soffriva infatti  di disturbi nevrotici (insonnia, depressione,   idee ossessive).

Nel '18 inizia la terapia col  padre, sei sere a settimana per quattro anni, ma   non risolve i suoi problemi. Anna parla, in un  suo scritto, della sua infanzia: il desiderio   d'amore non corrisposto per il padre la porta ad  avere sensi di colpa che trasformano i desideri   in fantasie

Nel 1923, Anna comincia  a occuparsi in modo sistematico di psicoanalisi   infantile. Nel '27 pubblica "Introduzione  alla tecnica della psicoanalisi infantile".

di Michele Cucuzzella